L’apertura dei lavori (ore 9.00) è stata avviata con il saluto delle autorità accademiche, il Prof. Emil Kumka (OFMConv) e il Prof. Tomasz Szymczak (OFMConv), intervenuti anche in qualità di curatori della pubblicazione delle Fonti Kolbiane, alla presenza del Vice Gran Cancelliere della facoltà P. Jan Maciejowski (OFMConv).
La prima relazione dal titolo “Il profilo di San Massimiliano Kolbe dalla lettura del Processo di Beatificazione e Canonizzazione”, tenuta dal Prof. Carmelo Pellegrino, effettua una interessante ricostruzione del percorso che condusse alla proclamazione di san Massimiliano come martire. Attraverso numerose testimonianze riportate nel processo di canonizzazione, emerge la figura di un santo protagonista di un percorso martiriale costante, espresso nella testimonianza coraggiosa della fede e nella dedizione caritatevole al prossimo fino all’offerta della vita, attuata in un crescendo attraverso l’esercizio del ministero sacerdotale e nel sostegno ai suoi compagni di prigionia nell’ultimo periodo di detenzione ad Auschwitz.
Il secondo intervento dal titolo “La visione pastorale in San Massimiliano dalla lettura delle sue conferenze”, condotto dal Prof. Francesco Celestino (OFMConv), sottolinea la dimensione pastorale che emerge dalle 336 conferenze tenute dal santo. Accanto all’ampia natura dei temi affrontati (il contesto storico-sociale del suo tempo, l’impegno nell’apostolato e nella missione, la vita comunitaria e di preghiera), lo stile narrativo dei suoi discorsi e la semplicità del linguaggio mostrano un’attenzione costante alla persona e alla salvezza delle anime, vero obiettivo dell’azione pastorale della Chiesa.
Dopo una pausa, la relazione “La pedagogia di San Massimiliano nelle sue conferenze”, tenuta dalla Prof.ssa Maria Spolnik (Figlie di Maria Ausiliatrice), guida la ripresa dei lavori, sottolineando l’esistenza di un modello pedagogico propriamente kolbiano nella forma della modellizzazione: san Massimiliano rappresenta un modello che modella, una persona riconosciuta dai suoi confratelli come un esempio concreto di vita e di santità, che vive per primo ciò che propone, chiamando in causa le facoltà individuali (intelligenza, libertà, responsabilità) delle persone a cui si rivolge; è un formatore che non istruisce soltanto, ma educa i suoi interlocutori.
L’intervento conclusivo della Prof.ssa Daniela Del Gaudio (Suore francescane dell’Immacolata) “Ecclesiologia e Mariologia in San Massimiliano Kolbe” individua i tratti caratteristici della sua ecclesiologia nella centralità delle virtù (l’umiltà, l’equilibrio), nella santità personale, in una formazione seria modellata su Cristo e capace di trasmetterlo agli altri, nell’obbedienza come espressione compiuta di una ecclesiologia di comunione. Sul piano della mariologia, emerge il tema di Maria come Sposa dello Spirito Santo, modello di relazionalità dell’essere umano con la Trinità e via per la santificazione dei propri desideri e progetti, sempre all’interno di una dimensione cristocentrica; in rapporto alla Chiesa, Maria può essere detta mediatrice per la sua materna sollecitudine nel condurci a Dio e la stessa consacrazione all’Immacolata deve essere funzionale a questo fine.
Il saluto del Prof. Stanisław Bazyliński (OFMConv), Vicepreside della Facoltà, conclude l’incontro ed i lavori.
Fra Alessandro Maria D’Antoni
VIDEO E FOTO DELL'EVENTO












Condividi questo articolo