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L’arte della Preghiera. La meditazione e la contemplazione nelle scuole di spiritualità ignaziana e teresiana

Pubblicata il:  29 Ottobre 2024



La seconda lezione dell’Arte della Preghiera è stata svolta dalla professoressa Angela Tagliafico, la quale si è soffermata sulla meditazione e sulla contemplazione secondo Ignazio di Loyola e Teresa di Gesù nonché le rispettive scuola di spiritualità.

Nel libro degli Esercizi spirituali Ignazio di Loyola espone alcuni metodi di preghiera; questi costituiscono una vera e propria educazione dell’essere umano desideroso di imparare a pregare. Tra questi metodi vi sono la meditazione e la contemplazione. La meditazione ignaziana ha quale suo oggetto prevalente, anche se non esclusivo, le verità dottrinali, e quale modalità di preghiera l’utilizzo delle tre facoltà dell’anima (memoria, intelletto e volontà) esercitate in maniera discorsiva. La contemplazione ignaziana invece, ha quale suo oggetto prevalente i Misteri della vita, passione, morte e risurrezione di Cristo e quale modalità di preghiera l’utilizzo dei sensi umani, specialmente della vista, dell’udito e del tatto.

Nel libro del Castello interiore Teresa d’Avila descrive l’anima come un meraviglioso castello, abitato al centro da Cristo Re, la cui Luce illumina tutto il maniero. Questa fortezza comprende sette cinte, che l’anima deve attraversare prima di giungere nella stanza centrale dell’edificio. Le prime tre dimore costituiscono i primi passi del cammino dell’orazione, tra cui vi è la meditazione, che per Teresa consiste nell’imparare a guardare e ad amare Gesù, sentendosi guardata e amata da Lui, e desiderando conoscerlo sempre più. Le altre quattro dimore costituiscono i successivi passi del cammino dell’orazione che diviene sempre maggiormente contemplativa, ovvero di pienezza di unione, permanente e stabile dell’anima con Dio in Cristo, il segno vivente dell’Amore infinito del Padre per noi.

Prof.ssa Angela Tagliafico

 
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