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Informazione digitale, atto comunicativo e relazione virtuosa

Pubblicata il:  7 Aprile 2022



Con la giornata del 2 aprile 2022 si è giunti al decimo appuntamento del Corso di Alta Formazione in “Giornalismo ed etica”. Nella mattinata il presbitero Lucio Adrian Ruiz, Segretario del Dicastero per la Comunicazione del Vaticano, ha proposto un’interessante approfondimento in merito all’era dell’informazione digitale e alla sua evoluzione, in cui pare sia  impossibile la ricerca del “vero”, che viene contrapposto al “falso” in una semplificazione estrema. I media che consentono a una notizia di raggiungere in tempo reale chiunque, ovunque nel mondo, non rendono un buon servizio alla verità. Quando le notizie divulgate poi fanno appello all'emotività, vengono assunte facilmente come fatti, senza esserlo. Accade anche che la verità appaia confusa o mimetizzata o talmente frammentata da rendere possibili più interpretazioni, fino a subire un vero e proprio processo di “privatizzazione”. Per queste ragioni, secondo Ruiz, nell’era della Post-verità, ciò che un buon giornalista può e deve fare è verificare personalmente, avvalendosi di fonti attendibili, per smascherare quella che nel Messaggio della 52ma GIORNATA MONDIALE DELLE COMUNICAZIONI SOCIALI del 2018 Papa Francesco definisce la “strategia del serpente”, artefice della prima “fake news”, che portò al primo fratricidio e ad altre innumerevoli forme di male contro Dio, il prossimo, la società e il creato. La strategia di questo abile «padre della menzogna» (Gv 8,44) è proprio la mimesi, una strisciante e pericolosa seduzione che si fa strada nel cuore dell’uomo con argomentazioni false e allettanti. Di qui l’importanza di essere al corrente di quanto realmente accade e connettere le persone tra loro, in una logica di ascolto autentico, enunciata da Vincenzo Corrado, Direttore dell’Ufficio per le Comunicazioni Sociali della C.E.I.. L’aggiornamento del giornalista cristiano, stando ai messaggi per la 55ma e 56ma GIORNATA MONDIALE DELLE COMUNICAZIONI SOCIALI, rispettivamente del 2021 e 2022, avviene incontrando le donne e gli uomini lì dove sono, per vederli e  ascoltarli, nello stile umile di Dio che gli rivolge la Parola,  “tende l’orecchio” per ascoltarli,  riconoscendoli come interlocutori.

Il pomeriggio è stato dedicato alle metodologie di controllo dell’aggressività nell’informazione, attraverso approfondimenti relativi agli assiomi della comunicazione, da Marco Bellizzi, giornalista, capo servizio dell’Osservatore Romano, mentre Emanuele Faina, Direttore Artistico e Presidente di Eleusis, ha avviato la prima parte di un laboratorio esperienziale mirato alla comunicazione non urlata e moderata.

Vincenza Spiridione

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