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Il Patriarca Pizzaballa al Seraphicum, un passo verso il dialogo fraterno

Pubblicata il:  15 Luglio 2022



Lunedì 7 novembre p.v. è uno di quei giorni da annotare negli annali della Pontificia facoltà teologica San Bonaventura Seraphicum di Roma. Alle ore 17.00 S.E. Mons. Pierbattista Pizzaballa, Patriarca di Gerusalemme dei Latini, terrà una conferenza sulla Lettera Enciclica di Papa Francesco “Fratelli tutti”. Sarà anche l’occasione per conferire l’attestato di frequenza a quanti hanno partecipato, presso la facoltà, al Corso di alta formazione “Fratelli tutti” dedicato allo studio accademico del documento papale. “San Francesco, che si sentiva fratello del sole, del mare e del vento, sapeva di essere ancora più unito a quelli che erano della sua stessa carne. Dappertutto seminò pace e camminò accanto ai poveri agli abbandonati, ai malati, agli scartati, agli ultimi” ha scritto Francesco in Fratelli tutti. Una consapevolezza che è pane quotidiano per Monsignor Pizzaballa che è stato chiamato a vivere il Ministero episcopale in Terra Santa, nella città di Gerusalemme cara a tutte le religioni monoteistiche, territorio di delicati equilibri religiosi e politici che possono trovare saldo fondamento solo nella fraternità umana. Un luogo dove il perdono reciproco è difficile, quasi impossibile se non fosse animato dalla speranza cristiana e dalla forza di una fraternità condivisa dagli uomini, un perdono che passa attraverso l’esperienza concreta di gruppi, associazioni e singole persone, ma anche con l’apporto di istituzioni culturali che creano la base per un dialogo costruttivo che porti a tacere le armi e la violenza. Il dialogo e la costruzione di ponti sono i segreti, ed è su questa scia che occorre leggere la presenza di Monsignor Pizzaballa al Seraphicum. L’incontro sarà un evento che aiuterà a rafforzare i legami tra la facoltà e la Terra Santa. Un ponte tra Roma e Gerusalemme che il patriarca di Gerusalemme dei Latini ha descritto molto bene nella meditazione al Vangelo della Domenica del 10 luglio u.s. pubblicata sul sito del Patriarcato. “Gesù – scrive Pizzaballa – invita ad eliminare i confini, a diventare noi stessi prossimi di chiunque ci capiti sulla via, senza scegliere. Solo eliminando questi confini, scopriamo il volto vero di Dio, liberati dalla tentazione di pensare ad un Dio che si tiene lontano dall’uomo, liberati dalla tentazione che si possa amare e servire Lui, senza servire il fratello che ci capita accanto”. Grazie all’impegno della Facoltà, che il 7 novembre prossimo celebrerà un momento che sarà punto di arrivo e di ripartenza allo stesso tempo del suo sforzo costruttivo, Roma e Gerusalemme saranno più vicine, non certo in riferimento alla distanza geografica quanto, piuttosto, alla vicinanza fraterna che abbatte i confini e apre al dialogo, proprio sullo stile del poverello d’Assisi. Da non perdere.

Alfonso D’Alessio

 
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