Finalmente ci siamo, il Corso di Alta Formazione “Giornalismo ed Etica” prenderà il via sabato prossimo, 6 novembre in presenza e on line, con l’entusiasmo che sempre accompagna l’inizio di un nuovo cammino.
Una sfida nella sfida quella, cioè, di offrire un contributo qualificato a chi opera eroicamente nel mondo della comunicazione. L’eroismo è quello dei tanti che, nonostante le difficoltà oggettive che incontrano l’editoria e l’esercizio della professione giornalistica, riescono a lavorare con ammirevole tenacia.
Oggi, infatti, più che mai non è facile veicolare la ricchezza e la contemporaneità del Vangelo e del vissuto ecclesiale attraverso i media. Ci si imbatte in luoghi comuni e pregiudizi quasi mai liberi da una certa forma di disonestà intellettuale che dilaga ampiamente e che vorrebbe, in nome di una predicata falsa libertà, che i cattolici non siano liberi di testimoniare la propria esperienza, farla conoscere e tantomeno di esprimere un giudizio sulle cose che li circondano. Ma questo è il terreno cruciale sul quale si gioca la nuova evangelizzazione.
Un giornalismo che voglia prescindere dall’etica della correttezza e da un dialogo autenticamente costruttivo sbandierando categorie sociologicamente assolutizzate, e di conseguenza prive di efficacia, è destinato a diventare la negazione di se stesso, a trasformarsi in non giornalismo e dunque a fare disinformazione.
Il Corso “Giornalismo ed etica”, da sabato prossimo, con un cammino articolato e con l’aiuto di maestri del settore, aiuterà quanti lo frequenteranno ad avere chiare le istanze contemporanee e a perfezionare la padronanza professionale di un lavoro utile e necessario.
Alfonso D’Alessio
Pubblicata il: 2 Novembre 2021
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