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Farsi un dono studiando il giornalismo etico

Pubblicata il:  23 Agosto 2022



Vale la pena, oggi, iscriversi e partecipare ad un corso di alta formazione universitaria sul giornalismo che metta a tema il rapporto tra l’informazione e l’etica? Un quesito che da qualunque parte lo si affronti conduce ad una risposta ovvia, cioè “si”. Non si può vivere senza informarsi ma per vivere bene è necessario poter accedere ad un’informazione corretta e sana, cioè etica, e diventarne protagonisti.

La missione di chi fa giornalismo è di porre in condizione il cittadino-lettore di formare i suoi giudizi e verificare i fatti, Il giornalismo è storicizzazione della quotidianità e per questo è necessario saper interpretare la società che cambia, cogliere i bisogni informativi che sempre più si affacciano all’orizzonte e non lasciarsi travolgere da un tempo, come quello contemporaneo, nel quale la complessità, di per sé valore importantissimo, finisca con il creare confusione. Rispetto alla complessità si fa sempre più urgente la completezza d’informazione.
 
“Libertà significa capacità di porre domande, non soltanto possibilità di ricevere risposte. E non ci si può illudere che l’aumento generale delle informazioni a disposizione dell’individuo porti necessariamente ad un aumento delle sue conoscenze; sicché il rischio è forte che questa così chiamata società dell’informazione si riveli una società della disinformazione e dell’ignoranza” (“Studiare da giornalista. Teoria e pratica”, Volume 1, a cura di Gianni Faustini, Sergio Lepri e Silvano Rizza).

La Pontificia Facoltà Teologica San Bonaventura Seraphicum di Roma con la seconda edizione del Corso di alta formazione universitaria “Giornalismo ed etica” nell’anno accademico 2022/2023, vuole offrire il suo contributo a che, in momento in cui la crisi economica e sociale si fa sentire con sempre maggiore pressione, invece di assistere ad una progressiva e pericolosa erosione del senso di comunità a favore dell’individualismo, si collabori alla costruzione dell’attenzione verso gli altri di cui il giornalismo, e più in generale l’informazione, sono un formidabile vettore.

E allora cosa si aspetta? Al “sì” scontato alla domanda iniziale è opportuno far seguire l’iscrizione al Corso dopo che ci si è documentati attraverso il sito della facoltà www.seraphicum.org, anche perché crescere nelle conoscenze e nella padronanza dell’informazione significa farsi un dono prezioso.

Alfonso D’Alessio

 
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