NUMERO 122/I-II DEL 20 GIUGNO 2022

EDITORIALE
 
Cari lettori e abbonati alla nostra rivista Miscellanea Francescana, il presente volume – il primo dell’anno 2022 – si caratterizza per la varietà delle tematiche teologiche e francescane di rilievo e attualità, ben esposte da studiosi competenti. Colgo l’occasione per ringraziarli tutti, per la loro disponibilità e per il prezioso contributo che offrono alla rivista.

La Provvidenza ha voluto che in questo fascicolo venissero pubblicati diversi articoli – quasi la metà del numero totale – di natura storica. Ciò, naturalmente, ha inserito con una certa insistenza la parola “storia” nelle pagine del volume, lo riveste di storia, lo interpella sulla storia. Per tale ragione, come filo conduttore – o, forse meglio, “chiave di lettura” – dei contributi offerti, abbiamo scelto il rapporto tra teologia e storia, nel segno dello Spirito. La storia che vi raccontiamo – del ritrovamento di una lettera inedita dei fratelli Kolbe, del recupero di una lapide trafugata, della presenza dei francescani in un luogo, ecc. – ci parla di un’altra storia, quella di Dio con l’uomo, della storia della salvezza. Nella storia possiamo rintracciare l’azione dello Spirito Santo, la sua presenza tanto nascosta quanto efficace, il cui fine – come ci ricorda la professoressa Putti nel suo articolo – è quello «di ricondurre tutto all’unità dell’amore col Padre». Una storia che entra nella “pienezza dei tempi” attraverso il sì della Vergine Maria, che si nutre della preghiera e della testimonianza di uomini e donne di fede, e che sfocia nell’impegno missionario.

Questa chiave di lettura vorrebbe non solo suggerire un certo approccio agli articoli del volume, ma anche stimolare una riflessione attorno ad un punto molto delicato, toccato da Alberta Maria Putti nel primo articolo del fascicolo, al fatto cioè che, oggi, «l’uomo dissocia la prospettiva teologale della propria esistenza da quella ordinaria della sua quotidianità». L’autrice interpreta ciò – da lei definito come «una frattura e parcellizzazione della storia in cui viviamo» – come una delle principali cause della «frammentazione pneumatologica». Il suo contributo, quindi, dopo aver illustrato i motivi per cui, nella tradizione latina, la pneumatologia non sia stata studiata come trattazione autonoma fino al secolo scorso, ci mostra come sia possibile oggi una nuova tematizzazione della Teologia dello Spirito Santo. Inoltre, ci pone in evidenza il fondamentale ruolo dello Spirito: Egli «crea e conduce all’unità con Dio, sospinge nell’Amore. Solo l’Amore è capace di restituire all’uomo quell’unità che lo ricompone dalla disgregazione della contemporaneità, conformandolo all’immagine del Figlio Unigenito». In conclusione, quindi, solo lo Spirito Santo può restaurare quella scissione di cui sopra, per un’unificazione dell’uomo, nella propria identità e nella storia.

Il secondo articolo, di Daniela Del Gaudio, presenta la questione della giustificazione epistemologica della mariologia spirituale (o della spiritualità mariana), in modo da presentarla in maniera sistematica come scienza, in quanto attiene, da un lato, alla mariologia, e, dall’altro, all’ambito della teologia spirituale. A tale scopo, l’autrice, partendo dal rinnovamento mariologico apportato dal Concilio Vaticano II, sviluppa i fondamenti epistemologici della mariologia spirituale che, analizzando l’esperienza di fede vissuta dalla Beata Vergine Maria, ne presentano la valenza spirituale – per la Chiesa e per il singolo cristiano –, sia come modello che come mediatrice delle grazie.

Segue un contributo di Orlando Todisco, il quale ci offre, sempre in modo molto originale e creativo, una lettura bonaventuriana della maternità di Maria, che si sviluppa in tre tappe: 1. Maria nei disegni di Dio, ovvero la maternità donata; 2. Maria nella storia, ovvero la maternità vissuta; 3. Marianizzazione della nostra esistenza. Il prologo dell’indagine è costituito dal primato scotista dell’Incarnazione del Verbo di Dio, mentre il fulcro tematico è rappresentato dall’assunto bonaventuriano, secondo cui Gesù crocifisso, con le parole «Ecce filius tuus» si autopresenta alla madre, mentre con «Ecce mater tua», rivolto a Giovanni, proclama Maria madre dell’umanità.

L’articolo di Raffaele Di Muro va a considerare quei tratti della Regola bollata di S. Francesco e della Regola di S. Chiara che esortano alla vita contemplativa, passando per il “crogiuolo” dell’ascesi. In tal modo, l’autore ci mostra che Francesco e Chiara, mediante la “loro” forma di vita, invitano ad un percorso nel quale il dialogo con Dio e le mozioni da lui provenienti hanno prevalenza assoluta, e vanno favoriti dalla pratica di un cammino ascetico che ha la finalità di realizzare una continua purificazione che rende più ricettivi all’azione dello Spirito e, dunque, al progetto divino nei propri confronti.

Francesco Celestino, invece, con il suo contributo si propone di rispondere a queste domande, sempre attuali: Qual è la fisionomia della parrocchia affidata ai francescani? Si può parlare di parrocchia francescana? La vita consacrata oggi è compatibile con la vita parrocchiale? Come possono i francescani contribuire al rinnovamento della pastorale parrocchiale?

La sezione teologica si conclude con un originale contributo del prof. Riccardo Renzi – accattivante già dal titolo: Cieli stellati e leggi morali. Quanto Dante e Kant condividessero la stessa visione –, che ci guida a scoprire una certa analogia tra i due grandi pensatori, specialmente riguardo alla loro visione di pace universale.

Nella sezione francescana incontriamo una serie di articoli che, sempre toccando tematiche di nostre interesse, ci riportano il frutto di alcune ricerche storiche di particolare rilievo. Il primo contributo, molto prezioso, è di Emil Kumka, che ci presenta il ritrovamento di una lettera dei fratelli Kolbe – p. Alfonso e s. Massimiliano – inviata alla loro madre Maria Kolbe il 22 dicembre 1928. Si tratta di un testo inedito che l’autore, qui, riporta per la prima volta in versione italiana, descrivendone la storia e analizzandone il contenuto.

L’archeologa e Dottore di ricerca in Archeologia Cristiana, Cristina Cumbo, ci racconta la Storia di una lapide trafugata, recuperata e restituita all’Ordine dei Frati Minori Conventuali. L’iscrizione, su supporto marmoreo, nominava un indulto di papa Benedetto XIV risalente al mese di gennaio 1752. L’epigrafe, ritenuta di indiscusso interesse culturale e identitario, è stata affissa in uno dei chiostri del convento dei Ss. XII Apostoli.

Poi troviamo altri interessanti contributi di: Carmelo Gulli, il quale ci offre la descrizione della basilica di San Francesco e del Sacro Convento di Assisi contenuta in un manoscritto di Ilario Altobelli OFMConv (1560-1637); Lucio Meglio, che ci presenta la storia della secolare presenza francescana nella città di Sora, mettendo in particolare rilievo i percorsi vocazionali che ne sono scaturiti; Francesco Costa, il quale rievoca, in modo dettagliato, la figura di p. Carlo Belleo (1525-1580), religioso della Provincia OFMConv di Sicilia, teologo e filosofo di prestigio, titolare della Cattedra di filosofia scotista presso l’Università di Padova.
Il fascicolo si chiude, come al solito, con una sezione dedicata a qualificate ed apprezzate recensioni.
Buona lettura a tutti!
 
Il Direttore



INDICE


Alberta Maria Putti, La teologia dello Spirito Santo nella trattazione latina
 
Daniela Del Gaudio, SFI, Fondamenti epistemologici della mariologia spirituale
 
Orlando Todisco, OFMConv, Lettura bonaventuriana della maternità di Maria
 
Raffaele Di Muro, OFMConv, Forma di vita di Francesco e Chiara: Invito alla libertà in Cristo. Dalla conversione alla contemplazione
 
Francesco Celestino, OFMConv, Parrocchia e apostolato francescano
 
Riccardo Renzi, Cieli stellati e leggi morali. Quanto Dante e Kant condivisero la stessa visione
 
Emil Kumka, OFMConv, La lettera inedita di s. Massimiliano e suo fratello p. Alfonso alla loro madre
 
Cristina Cumbo, «Ex indulto Benedicti XIV. Die XVIII Januarii MDCLII». Storia di una lapide trafugata, recuperata e restituita all’Ordine dei Frati Minori Conventuali
 
Carmelo Gulli, «De sacris Edibus Assisij Ordinis Minorum Conventualium». La descrizione della Basilica e del Sacro Convento di Assisi nel manoscritto di Ilario Altobelli OFMConv (1560-1637)
 
Lucio Meglio, Il francescanesimo nella città di Sora. Insediamenti minoritici e percorsi vocazionali
 
Francesco Costa, OFMConv, Carlo Belleo dei Frati Minori Conventuali (1525-1580). Metafisico dell’Università di Padova