NUMERO 116/III-IV DEL 1° DICEMBRE 2016

EDITORIALE

Tre sono le sezioni in cui sono raccolti gli studi presenti in questo numero di Miscellanea Francescana, il secondo del 2016. La prima è costituita da studi a carattere filosofico e si apre con il contributo di Orlando Todisco, che tratta della dimensione pacificante della libertà francescana nella storia. L’autore mostra come, per superare l’autoreferenzialità, tipica delle culture primordiali, è necessaria la strategia del dialogo con la cultura occidentale, attraverso lo strumento del pensare francescano, che può condurre ad una vera pacificazione. Il secondo articolo è di Gabriella Ianieri, estratto dal suo lavoro di dottorato, ed ha per oggetto lo studio della scienza filosofica e delle scienze sperimentali presenti nelle prime opere di Cornelio Fabro. Il suo intento è di presentare alcune delle prime opere fenomenologiche del filosofo e di porle in relazione con la psicologia sperimentale e con la ricerca metafisica da lui stesso operata. Chiude questa prima sezione il lavoro in comune di due autori, dottorandi in filosofia, Edvaldo Antonio de Melo e Cristiane Pieterzack, che approfondiscono la questione sempre delicata della sofferenza e dell’apparente silenzio di Dio, soprattutto attingendo alla riflessione filosofica di Emmanuel Levinas.

La sezione successiva comprende due studi a carattere teologico. Il primo è di Francesco Targonski, il quale fa una panoramica e una ricognizione storica sui libri penitenziali nell’Alto Medioevo. In uno sguardo complessivo e sintetico, vengono presentati questi “penitenziali”: la loro origine, carattere, diffusione, meriti e demeriti. Vengono, inoltre, riportati frammenti di alcuni “penitenziali”. Il secondo è invece un articolo di Andrew J. Hochstedler, tratto dal suo lavoro di baccellierato, e propone un’interpretazione originale e suggestiva della lavanda dei piedi, secondo Gv 13. Il testo, infatti, presenta un percorso in cui i discepoli passano dall’ignoranza alla conoscenza, una conoscenza che nel Quarto Vangelo significa la relazione. La terza sezione è dedicata agli studi a carattere francescano. Apre questa sezione un contributo di Angelo D’Ambrosio, che ci mostra come nel corso della storia, dentro il mondo francescano, si è cercato di affrontare la malattia e quali rimedi sono stati proposti. L’articolo si sofferma sull’uso delle terapie dietetiche messe in atto a scopo medico e curativo. In tale contesto viene inquadrata la figura e l’opera di fra Bernardino Cristini, minore osservante, medico-chirurgo di non trascurabile caratura, operante intorno alla metà del XVII secolo.

Il secondo lavoro è di Francesco Costa e ci parla del pio esercizio della “Corda pia”, partendo da uno sguardo alle fonti francescane sulla perfetta conformità di Francesco d’Assisi a Cristo stimmatizzato, per mostrare poi come la pratica di tale esercizio si sia evoluta nella storia, fino alla proposta di celebrare l’antico pio esercizio francescano distinto in dieci punti. Il contributo successivo è la seconda, ed ultima, parte del lavoro di Serena Capri, tratto dalla sua tesi di laurea, in cui si cerca di mettere in dialogo s. Francesco e la sua spiritualità con la grande tradizione religiosa russa, in particolare con due santi, cioè Sergij di Radonež e Serafim di Sarov. L’articolo mette in risalto la somiglianza tra la bonarietà sorridente e l’amore per gli animali di Serafi m e gli stessi tratti caratteristici di san Francesco, segno della comune concezione sacramentale del creato. Il quarto lavoro di questa sezione è uno studio di Valentín Redondo sulla figura del “custode” nell’ambito dell’Ordine Francescano, con particolare attenzione al ruolo che ha avuto il custode capitolare nell’Ordine Francescano Conventuale; l’articolo raccoglie anche il lavoro che la Commissione di Revisione delle Costituzioni sta operando su questo tema.

Infine, Miscellanea Francescana pubblica un documento inedito: la descrizione codicologica dettagliata ed impeccabile, ad opera di Aleksander Horowski, del codice Arm.2.A.9 presente nella Biblioteca del Seraphicum. Si tratta di un documento prezioso, databile per la fine del Duecento o l’inizio del Trecento, che contiene ben 323 sermoni. A parte numerosi sermoni finora non registrati nei principali repertori, il codice trasmette anche diversi sermoni di autori francescani, tra i quali san Bonaventura e Tommaso Britone, mentre una sua sezione rivela legami con la raccolta presente nel manoscritto 539 di Assisi e nel manoscritto 31 del fondo Governativo di Cremona. Come sempre, numerose e qualifi cate recensioni, relative soprattutto ad opere a carattere francescano, chiudono il presente volume della Rivista. A tutti i lettori e abbonati auguriamo buona lettura e buon anno 2017.




INDICE

STUDI FILOSOFICI

Orlando Todisco, OFMConv, La dimensione pacificante della libertà francescana nella storia

Gabriella Ianieri, Scienza filosofica e scienze sperimentali nella prima rifl essione di Cornelio Fabro

Edvaldo Antonio de Melo – Cristiane Pieterzack, Il silenzio del sacro e la sofferenza umana. Dall’intreccio etico-estetico alla sfida etico-religiosa


STUDI TEOLOGICI

Francesco Targonski, OFMConv, La prassi penitenziale nella Chiesa: i «libri penitenziali» nell’Alto Medioevo. Una sintesi della problematica

Andrew J. Hochstedler, OFMConv, Knowledge as an Interpretative Key for Footwashing in John 13,1-20


STUDI FRANCESCANI

Angelo D’Ambrosio, Dieta e salute nella tradizione francescana. I rimedi terapeutici di fra Bernardino Cristini (sec. XVII)

Francesco Costa, OFMConv, Il pio esercizio della "Corda pia"

Serena Capri, Due santi russi a confronto con Francesco d’Assisi. Sergij di Radonež e Serafim di Sarov

Valentín Redondo, OFMConv, La figura del “custode” nell’Ordine Francescano Conventuale


DOCUMENTO

Aleksander Horowski, OFMCap, Sermoni del codice Arm.2.A.9 della Biblioteca del Seraphicum in Roma